Archivio mensile:ottobre 2015

DALLA SERIE: Vero o Falso?

Da tempo mi diverto dipingendo falsi d’autore, immagini di giornale, foto e ricordi che riproduco fedelmente, lasciando intravedere piccoli dettagli che servono al visitatore per giocare con me.

E’ qualcosa di infantile, lo riconosco,  però  a me piace. Ancor oggi, che l’età matura m’impone una più severa e consona rappresentazione di me stesso, approfitto nell’ambiguo gioco dell’apparenza. Siamo portati un po’ tutti a voler capire e giudicare tutto ciò che vediamo o ascoltiamo in un attimo; la vita frenetica ci ha imposto determinati tempi e modi interpretativi con i quali ciascuno nei confronti dell’altro deve fare i conti. E qui si aprirebbe un’altra porta quella dei “ prevenuti” di ogni sorta, che tralascio per non annoiare.

9 Ottobre 2015

VERO O FALSO

Che cosa è?
Una foto attaccata sulla tela, o il solito gioco dove bisogna scoprire la verità sugli equivoci pittorici che le nuove tecnologie ti offrono in campo artistico?

Il dubbio “Amletico” si propone, anche nelle piccole cose della vita, quando, con un quadro , si vuole rappresentare la gioia del colore e del gusto prelibato delle ghiottonerie di mare pugliesi. Ho preso in giro anche mia moglie: a mia insaputa l’ho colta mentre col dito accertava che “quello” dipinto, fosse davvero nastro adesivo.

E poi, è mai possibile che ci siano ancora ricci così pieni nel nostro Adriatico? Nonostante tutto, rispondo di sì: ecco perché li ho dapprima aperti, poi fotografati e poi riprodotti nella più esasperata fedeltà. Meritavano tutta la mia attenzione.

Troverò altri ricci così pieni e gustosi ? e chi lo può dire: il mare, seppure inquinato, ha la capacità di rinnovarsi; perché non sperare e immaginare che nel buio dilagante del nostro tempo, qualcosa di colorato e profumato sulle nostre tavole ci sarà.

E’ pur vero che a non tutti piacciono i ricci, ma vederli aperti, con il loro frutto che sfuma dall’arancione al rosso vivo, dal bianco latte al giallo, sono una vera esplosione di gioia per la vista e per il palato; attenti però, perché hanno le spine, sappiate che possono anche pungere , se non si porta loro il dovuto rispetto nel prenderli.

Michele Armenise