Come realizzare un quadro da zero

Si impartiscono lezioni anche a domicilio

Lezione n.1 – consigli utili per i principianti

Ai principianti che intendono avvicinarsi al mondo della pittura vanno chiariti alcuni aspetti che condizioneranno le scelte future per l’apprendimento di tecniche pittoriche elementari.

In primo luogo va chiarito se esistono precedenti esperienze pittoriche ovvero:
1) Se si intende proseguire con le stesse tecniche (olio – aquerello- acrilico-tecniche miste o altro)
2) Qual’è il livello d’esecuzione raggiunto (mostrare un disegno, o un quadro già realizzato)
3) Esprimere la propria predisposizione per le correnti pittoriche (figurativo- informale-surreale-astrattismo…)

Sulla base di queste tre considerazioni si può partire con i primi elementi di conoscenza e approfondimento della tecnica (materiali da usare, supporto, preparazione del supporto)

Faccio un esempio:
L’allievo/a non conosce alcuna tecnica, non ha mai dipinto  ma vuole cimentarsi; in linea di massima tutti possono realizzare un’opera che descriva anche con dei segni incomprensibili una voglia di esprimere e di esternare su supporto una idea un proprio stato d’animo; in questo caso consiglio di liberarsi completamente con l’ausilio di un colore di una matita o altro su supporto cartaceo, dopo potrò consigliarlo su quello che necessita per realizzare in maniera più compiuta l’idea.

 

Lezione n.2 – prepariamo una tela per dipingere ad olio

Di solito le tele che si vendono presso i negozi di Belle Arti sono già preparate, ovvero sono predisposte su telaio inchiodate e con supporti angolari per permettere una maggiore stesura . Sono di cotone a grana fine o grana media ricoperte con un preparato a base di olio ben cotto,  biacca o gesso spento.

La stesura del preparato prende anche il nome di imprimitura, consente alla tela di ricevere qualsiasi tipo di pittura , olio ,acrilico, tempera….prima di procedere al disegno vero e proprio e all’abbozzo dell’opera.
Scelto il soggetto , si procede nella scelta della tela (le sue misure) e al relativo abbozzo.

fronte tela 40x50cm

 

retro tela con legnetti angolari per tensionare

Lezione n. 3 –  scelta del soggetto da dipingere

La pittura il disegno la scultura ….in genere  tutte le arti pittoriche e non, hanno come base di partenza ” l’idea”. Dare sfogo alla propria creatività significa stimolare la parte immaginaria del nostro cervello il quale elabora concetti mette insieme sensazioni immagini nella memoria e le sintetizza attraverso l’Idea. Realizzare pertanto ciò che si ha in mente, comporta l’individuazione del mezzo più  appropriato da utilizzare e la tecnica di base.
Partiamo  dal fatto che l’idea è quella di realizzare un paesaggio,  abbiamo a disposizione la nostra bella tela da cm.40 x 50  posta sul nostro cavalletto, quindi dobbiamo procedere con la scelta del paesaggio, per definire il disegno e colori.
La cosa più semplice e guardare fuori dalla nostra finestra, i tetti, le case, le vie oppure le valli il mare e i monti ci ispirano per la scelta del soggetto.
Nel nostro caso, scegliamo per comodità  una cartolina o una foto per copiare un paesaggio pugliese, la nostra è una regione caratteristica per le sue case bianche per i vicoli dei paesi per il mare, il cielo azzurro e il sole.

Vicolo di Ostuni

Lezione n. 4 – disegno su tela

Scelta della scala e della tecnica di riproduzione.
Abbiamo scelto il soggetto , lo abbiamo stampato su un foglio A4 le sue dimensioni sono 20 x25 cm. Ovvero sono esattamente la metà delle dimensioni della nostra tela, tutto renderà più semplice la riproduzione….basterà dividere il foglio misurare e raddoppiare sulla tela. In questo caso opereremo con una scala di 1 a 2 .
Fotocopia formato A4
Le tecniche di riproduzione di una immagine con il disegno sono tante, anzi tantissime, vanno dalla spontanea visione,  alla voluta deformazione come  gli eccessi  caricaturistici, oppure dalla puntuale  proporzionata e minuta rappresentazione dell’insieme e dei particolari che alcuni grandi pittori del passato, come il Canaletto, utilizzavano per illustrare paesaggi, vedute interni di palazzi ecc. Per ragioni puramente pratiche, individuerei quattro differenti livelli di conoscenza del disegno, ognuno di voi potrà, a secondo delle proprie capacità, avvalersi di una delle tecniche più vicine alla propria esperienza. L’indicazione della “fase” rappresenta una delle quattro modalità d’esecuzione consigliata. ovviamente la tecnica di riproduzione dell’immagine è infinita pertanto quanto segue è il suggerimento personalissimo che rivolgo a chi volesse realizzare l’opera.

Attrezzatura necessaria:
Cavalletto, tela 40x50cm a grammatura fine, una fotocopia a colori del soggetto, gomma, matita, squadra o righello.

Prima fase ( tecnica della misurazioni e riporto dei punti prospettici del primo riquadro)adatto a chi ha buone nozioni di disegno, prospettiva,e volumi:
1)Squadriamo in quattro parti identiche la tela e la nostra fotocopia a colori
2) Consideriamo solo  il primo riquadro  in alto sulla sinistra )
3) “Misuriamo” sulla fotocopia , partendo dal bordo sinistro in alto verso destra  fino ad arrivare all’inizio del cielo; da questo punto con la squadra tracciamo  la linea che  interseca  la perpendicolare che delimita il primo settore (sinistra),  riportiamo le misure e le tracce fatte sulla fotocopia (raddoppiandole) sulla tela e così facendo riproduciamo  tutte le operazioni che facciamo  sulla fotocopia sulla nostra tela.

Seconda fase (tecnica della divisione con reticolo 4×4 del secondo riquadro) adatto a chi ha poche  nozioni di disegno, prospettiva,e volumi:
1) Dividiamo il secondo riquadro in alto a destra della fotocopia dividendolo prima con due rette perpendicolari per poi procedere alla ulteriore suddivisione, fino ad ottenere il reticolo composto da 16 riquadri.
2) Ripetiamo le stesse operazioni sulla tela
3) Concentriamoci su ognuno dei sedici riquadri della fotocopia riportando sulla tela le misure (raddoppiate) e i relativi contorni.

Terza fase (tecnica della divisione con reticolo 2×2 del terzo riquadro) adatto a chi ha medie nozioni di disegno, prospettiva,e volumi:
1)Dividiamo il terzo riquadro in basso a sinistra della fotocopia dividendolo prima con due rette perpendicolari per poi procedere alla ulteriore suddivisione,  così otterremo il reticolo composto da 4 riquadri.
2)Ripetiamo le stesse operazioni sulla tela
3)Concentriamoci su ognuno dei quattro riquadri della fotocopia riportando sulla tela le misure (raddoppiate) e i relativi contorni.

Quarta fase (senza reticolo direttamente sulla tela) adatto a chi ha ottime nozioni di disegno, prospettiva,e volumi: L’ultimo riquadro in basso è destinato a coloro che hanno esperienza in disegno ornato e sono capaci di rispettare proporzioni e prospettive anche senza l’ausilio di gomma e squadra.

Lezione n. 5 –  definizione e fissaggio del disegno sulla tela

obiettivo della lezione ,è quello di fissare il disegno sulla tela con una semplice tecnica che utilizza, l’acquaragia  un colore pastello ad olio verde scuro, un pennello piatto piccolo (N.2) e un pennello piatto grande(N.24).


contenitore di acquaragia dove intingere i pennelli


pennello piatto n.2 per definire contorni e piccoli particolari


pennello piatto grande n.24 per definire grandi zone scure


colore verde-scuro ad olio

creeremo zone più scure e zone più chiare in maniera tale da ottenere già nella fase preparatoria del quadro, l’effetto d’insieme.


effetto d’insieme

Lezione n. 6 – colori di base e prima stesura sulla tela

obiettivo è quello di coprire totalmente la tela con i colori di base, è una prima fase di colorazione dove viene evidenziata la parte scura da quella chiara e vengono poste le basi per i mezzi toni. Cercherò di utilizzare un linguaggio semplice e comprensibile.

Procediamo con ordine:
1) Riprendiamo la nostra tela,dopo averla fatta bene asciugare almeno per un giorno,  predisponiamo i colori necessari i pennelli e decidiamo sulle mescolanze.
Fondamentalmente dallo studio fatto sulla nostra immagine da riprodurre esistono :
a) pareti in bianco e altre in grigio;
b) la strada e i gradini   hanno una tonalità di grigio più scura;
c) abbiamo altre piccole variazioni di toni di grigio, come l’arco in alto e la prima rientranza della porta sulla scala in basso sulla sinistra;
d) infine il verde scuro delle piante e la creta dei vasi.

2) Procediamo dopo aver spremuto dai relativi tubetti i colori prescelti su un piatto comune di plastica che diverrà la nostra tavozza.
Sono contrario all’utilizzo dell’olio di lino,  impedisce al colore di essiccarsi subito, oltretutto  gli attuali colori  possono essere diluiti tranquillamente con la sola essenza di trementina che utilizzeremo come unico solvente, mentre con la nostra aquaragia puliremo i nostri pennelli.

3) Coloriamo in primis le pareti delle case esposte al sole, utilizzaremo il nostro pennello piatto e mescoleremo due bianchi, quello di zinco e quello di titanio (consiglio l’utilizzo del bianco misto che sfrutta meglio le proprietà dei due bianchi )

4)  con il blu di prussia con aggiunta di poco bianco , dipingiamo  il cielo, non preoccupatevi se si vedranno le linee del disegno, questa prima fase costituisce la base per le prossime passate di colore.

5) con il rosso di cadmio più il ble di prussia piu il bianco misto  mescoliamo fino a raggiungere le tonalità di grigio che ci interessano e dipingiamo le pareti delle case in ombra.

6) per ultimo, con un verde bruno scuro , sempre diluito, copriamo le zone relatve alle piante e mescolandole al rosso e al bleu evidenziamo le parti più scure delle finestre e dalla porta centrale.
Ora lasciamo asciugare la nostra tela per almeno 24 ore…….un consiglio , con la “Pittura” non avere fretta.

foto risultato finale

Colori utilizzati:
Bianco misto = BiancoTitanio+Bianco di Zinco (pareti in chiaro)
Bleu di Prussia+ Bianco misto(cielo)
Bleu di Prussia+ Rosso di Cadmio+Bianco misto (tonalità dei grigi)
Verde scuro

Lezione n. 7 – seconda “mano”

obiettivo è quello di ripassare con una seconda ” mano”  le superfici della tela già precedentemente dipinta con i colori di base.

Procediamo in modo semplice:

Ricarichiamo sulla nostra tavolozza gli stessi colori di base usati nella lezione sesta,  ripassiamo le le stesse zone con il bianco con i grigi con l’azzurro del cielo e il verde delle piante.

Andiamo per gradi:

a) Assicuriamoci per prima cosa che la superfice della tela sia perfettamente asciutta, dopo 24 ore la prima “mano” molto diluita dovrebbe essersi “seccata”  ed è pronta per ricevere una seconda “mano” più corposa e densa.

b) con lo stesso pennello piatto piccolo (n.2) ripassiamo le parti piccole bianche delle pareti esposte al sole, utilizzeremo sempre il bianco misto (zinco+titanio) denso e mescolato con poca trementina. Stessa operazione con un pennello piatto più grande per le superfici larghe.

c) Passiamo al cielo,  mescoliamo il bianco al bleu di prussia fino ad ottenere una malgama del colore abbastanza densa e simile all’azzurro della nostra foto;

d) Per i grigi dobbiamo porre più attenzione, sarà nostra cura differenziare le tonalità per ottenere grigi più o meno simili a quelli riprodotti in foto,  mescolando il bianco misto con il rosso cadmio e il blu di prussia dovremmo ottenere dei griggi caldi o freddi a secondo della percentuale di rosso e blu.

e) per ultimo utilizzeremo il verde scuro differentemente diluito per ottenere con un pennello tondo alcuni effetti di base per le foglie del balcocino in primo piano.

E’ bene ricordare che ognuno è libero di interpretare come vuole le tonalità dei colori, i miei sono semplici accorgimenti tecnici che possono aiutare coloro che  si approcciano da poco nel dipingere.

effetto ” seconda mano”
particolare” balconata con verde”

Lezione n. 8 – terza “mano”

obiettivo è dare corpo al soggetto con una ulteriore “mano” di pittura in modo da eliminare trasparenze di colore, coprire le parti dove si intravedono ancora le linee del disegno, marcare le parti scure e evidenziare i particolari.
Riprendiamo la tela che abbiamo tenuto almeno per 24 ore (meglio 48) che deve risultare ben asciutta.

Con questa terza ” mano” si intravede l’opera finale, infatti è più che somigliante al paesaggio originale, mancano gli ultimi dettagli che vedremo nella prossima lezione.
Ovviamente, ripeteremo la mescolanza dei colori, sempre gli stessi (bianchi ,i grigi, e l’azzurro del cielo) che anche in questa fase vanno diluiti con poca essenza di trementina (che può essere anche sostituita con una buona acquaragia) .

La nostra “tavolozza”, può essere completata con l’aggiunta di un altro colore, marrone scuro (terra di siena bruciata) che mescolato al verde scuro e al rosso di cadmio, consentirà di evidenziare maggiormente le parti scure in primo piano e la parte scura delle piante (balconata sulla destra).
Facciamo asciugare per almeno 24 ore.
Per coloro chi si cimentano per la prima volta con i colori ad olio, è bene ricordare che quanto più colore mescoliamo, più corpo diamo al soggetto , contemporaneamente, tanto più diviene difficoltoso operare correzioni (cosidetti- pentimenti), ecco perchè consiglio di far asciugare per bene la tela e non avere fretta per il risultato finale dell’opera.

Lezione n. 9 – completamento dell’opera

Finalmente siamo arrivati quasi alla fine del nostro quadro, lo abbiamo fatto asciugare per bene,  ”  lo  osserviamo  per verificare lacune o difetti di esecuzione,  lo confrontiamo con la nostra copia a colori per definire gli ultimi particolari.
Procediamo con ordine, e focalizziamo nuovamente alcune zone come le finestre le pareti bianche e la balconata in primo piano.
A) ( finestra sinistra) completeremo la “persiana”; aggiungiamo un pò di giallo (qualsiasi giallo va bene)al nostro rosso cadmio mescoliamo il tutto con un pò di bianco e una punta di verde scuro, otterremo un marroncino chiaro che potrà essere usato anche per il vaso in primo piano, mentre per le finestre a destra sporchiamo il nostro giallo con una punta di verde e completiamo la colorazione delle imposte. Per fare queste operazioni ci conviene utilizzare pennelli con la punta fine (n.1-2) e poca trementina.
B) La parete bianca a sinistra, se la vediamo spenta, la possiamo ravvivare con una passata di bianco di zinco abbastanza corposo possiamo ripetere l’operazione anche per le altre parti bianche utilizzando sempre il pennello più piccolo.
C) Va ancora rivista la parte relativa  al verde delle piante, per il vaso come già detto ci rifacciamo allo stesso colore marroncino chiaro utilizzato per la persiana sinistra,   rinforzando la parte scura del vaso con l’aggiunta del verde scuro. Con il marrone terra bruciata, un pò di rosso e blu di prussia ripassiamo le parti piu scure della ” balconata” a destra nello stesso tempo utilizzandlo stesso colore con un pennello sottile riprenderemo le parti scure delle finestre.
A questo punto il nostro quadro dovrebbe essere pronto lo terremo i osservazione per un pò di tempo prima di terminarlo definitivamente con l’apposizione della nostra firma in basso. Nell’ultima lezione vedremo nel dettaglio i materiali usati l’eventuale fissaggio con vernice finale e la scelta di una cornice adatta al completamento dell’opera.

Tela completata
Foto originaria del soggetto

Lezione n. 10 – riepilogo finale

 Obiettivo è quello di riassumere le fasi più importanti dell’esecuzione dell’opera, i materiali usati e i rilievi delle criticità attraverso la compilazione di un questionario finale.

PRIMA FASE: ricerca del soggetto

scelta del paesaggio “Ostuni” by internet
fotocopia e reticolo

SECONDA FASE: Il Disegno

scelta della scala

disegno completo

TERZA FASE: il chiaro-oscuro                          

 
“QUARTA FASE: prima “mano


QUINTA FASE: seconda “mano”

SESTA FASE: Terza e quarta “mano”

Riepilogo materiale occorrente:

  1. Tela 40×50
  2. Acquaragia
  3. Matita gomma
  4. contenitore per trementina
  5. Pennelli
  6. Colori

9 pensieri su “Come realizzare un quadro da zero

  1. francesco romano

    caro maestro ottimo lavoro e buona descrizione anche se trovo il dipinto un pò troppo
    difficilotto per uno alle prime armi. efficace però. francesco

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    1. admin Autore articolo

      Ciao Francesco, ti ringrazio per i complimenti e per l’ottimo consiglio. La prossima volta realizziamo un’altra opera più semplice.

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  2. Aurelio

    Grazie maestro per questa sua lezione…… Ho deciso di seguire i suoi consigli per realizzare il disegno….. Grazie ancora!!!!

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    1. admin Autore articolo

      Grazie a te Aurelio !!! Per qualsiasi consiglio scrivi pure, è un piacere condividere la passione per l’arte.

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  3. Maria assunta

    Buonasera maestro
    Ho letto con attenzione la lezione ..molto interessante e ben spiegata., ma mi chiedevo sono necessarie tre mani?? Per me era bello gia dalla prima.
    Io sto provando ad utilizzare gli acrilici, è necessario fare tutti quei passaggi?
    Grazie

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  4. stefano

    Complimenti per l’esecuzione e la spiegazione! Dipingo anchio , ma servirebbero alcune nozioni su come si abbozza un quadro e con i vari procedimenti! . la ringrazio e la seguo.

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  5. donato

    quasi 10 anni fa ho interrotto la pittura su tela, come autodidatta, ero arrivata a un buon livello, come l’abbinamento dei colori. poi, ho trovato il suo sito che a riaperto le porte della pittura. ve ne sono eternamente grata.

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